Coro Polifonico Ernesto Dalla Libera

I meravigliosi chiostri del Seminario vescovile di Vicenza, che per generazioni e generazioni di futuri preti sono stati luogo di crescita umana e spirituale, ora ospitano Il Coro “Ernesto Dalla Libera”, il coro laboratorio dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica, cuore pulsante della formazione teologica e scientifica della Chiesa vicentina. Scopo principale del coro sono lo studio e l’approfondimento della musica corale sacra, con particolare riferimento alla musica liturgica; lo spirito critico e lo stupore di fronte alle grandi pagine della musica sacra, uniti al desiderio di ricerca e di perfezione stilistici sono gli ingredienti che il coro eredita dal fondatore dell’Istituto, mons. Ernesto Dalla Libera.

Il coro è un laboratorio di formazione musicale permanente, stimolato dal suo interno dalla ricca proposta didattica dell’Istituto, ma anche dalle indicazioni e dalle richieste dei presbiteri, dei diaconi, delle comunità religiose e di tutti gli operatori pastorali. “Rilanciare” a tutte le comunità cristiane la piena disponibilità a collaborare per individuare e formare luminosi ministeri liturgico-musicali: questo è l’obiettivo principe che l’Istituto, fondato nel 1924, si propone, con il desiderio di formare organisti, salmisti, cantori, direttori di coro, che animino la liturgia in modo qualificato e gioioso, secondo le prospettive aperte dalla riforma liturgica. Il Coro “Ernesto Dalla Libera” è in tal senso il principale strumento di diffusione del nuovo concetto di Musica e Liturgia, così armonicamente integrate; secoli di musica e capolavori inestimabili che la lettura dei documenti conciliari ha tutt’altro che scartato.

Schola Gregoriana Giulio Cattin

La Schola Gregoriana “Giulio Cattin” è nata nell’estate del 2021 in seno all’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica “E. Dalla Libera” di Vicenza come gruppo corale dedito allo studio, all’esecuzione e alla divulgazione del canto monodico cristiano e di altri repertori medievali liturgici e paraliturgici. Particolare attenzione viene riservata al Canto Gregoriano che la Chiesa, con il Concilio Vaticano II, riconosce “canto proprio della liturgia romana” (SC 116).

La Schola ha organizzato diversi laboratori corali per offrire ai partecipanti la possibilità di approfondire lo studio del canto monodico cristiano e delle prime forme di polifonia, e ha visto alternarsi, nel tempo, diverse voci, sia maschili che femminili.

Oggi si configura come gruppo specialistico in grado di affrontare il repertorio, in particolare il gregoriano, con un approccio esecutivo e interpretativo storicamente informato, nel solco dei più autorevoli studi semiologici e modali.

La Schola partecipa a liturgie, meditazioni musicali e concerti, anche con l’obiettivo di contribuire alla riscoperta di un repertorio che costituisce un autentico tesoro spirituale e culturale della Chiesa, al suo recupero e valorizzazione, specialmente nella liturgia. Si avvale, occasionalmente, della collaborazione di strumentisti, tra cui alcuni specializzati nella musica medievale.

Ha collaborato e collabora con altri cori, con enti, associazioni e istituzioni culturali, formative ed ecclesiali. A tal proposito vale la pena di ricordare le collaborazioni con: A.I.S.C.Gre. (Associazione Internazionale Studi di Canto Grgeoriano), Centro Francescano Studi di Canto Gregoriano di Assisi, Associazione Italiana Santa Cecilia, Festival Biblico.

Coro Laboratorio I Ritornelli

La proposta del laboratorio corale per voci bianche da cui ha origine il coro de “I Ritornelli” nasce dalla convinzione che la pratica corale sia un momento privilegiato per la crescita delle competenze musicali e personali di ogni individuo, nonché strumento fondamentale per instaurare relazioni significative.

L’obiettivo generale del laboratorio è mantenere, stimolare e sviluppare le capacità vocali dei bambini e dei ragazzi, per riscoprire la voce umana e le sue potenzialità (siano esse espressive, emotive e relazionali), all’interno di un percorso il più possibile spontaneo, naturale, stimolante, che contribuisca allo sviluppo armonico della personalità e del carattere.

Il lavoro con i bambini si svolge attraverso incontri a cadenza settimanale, durante i quali gli ambiti specifici legati alla propedeutica musicale, alla vocalità e alla concertazione musicale si intersecano continuamente tra loro.
Aspetti fisici, fonetici, musicali, percettivi, espressivi, grafico-notazionali vengono affrontati attraverso un percorso che si caratterizza per la partecipazione attiva dei bambini e per la collaborazione tra pari, nell’ambito di una didattica che considera l’importanza degli aspetti legati all’attività motoria, in cui la musica si traduce in esperienze concrete, che interessano la gestualità espressiva di tutto il corpo. Anche la dimensione ludica assume un’importanza fondamentale: la convinzione che muove i docenti del corso è infatti quella che “giocare con la musica” sia un ottimo strumento pedagogico. Il gioco è infatti una delle modalità più importanti con cui il bambino prende coscienza di sé, del mondo intorno a lui e delle persone con cui si relaziona, e giocare con la musica stimola la curiosità, la fantasia, l’intuizione e l’originalità insite in ognuno di noi.
Ecco che in questo modo l’alfabetizzazione musicale comprendente alcuni aspetti tecnici del linguaggio musicale viene comunicata ai bimbi nella naturalezza di un percorso che vede la pratica musicale non come fine a sé stessa, ma come mezzo fondamentale per lo sviluppo integrale della persona.

In questo percorso particolare attenzione viene posta allo sviluppo della capacità di un auto-ascolto maturante, di un’auto-valutazione dal punto di vista ricettivo ed uditivo, che permette al bambino e al ragazzo di acquisire sicurezza e sviluppare le proprie caratteristiche di personalità, in un processo liberante ma comunque sempre coordinato alle esigenze del gruppo. Durante gli incontri si pone anche l’attenzione al potere evocativo della musica che fornisce ai bambini un mezzo per esprimere sentimenti, donando loro sicurezza e conforto. I bambini che imparano precocemente il valore emotivo della musica, da adulti sapranno farne anche uno strumento di aiuto e di consolazione.

Il repertorio affrontato durante gli incontri è estremamente variegato (musica sacra e liturgica, brani didattici e popolari, giochi musicali, anche a più voci); metodi, materiali e strumenti utilizzati sono coerenti con gli obiettivi da raggiungere e con l’età e le tappe di sviluppo dei bambini partecipanti. Particolare attenzione viene posta alla multiculturalità e alla multidisciplinarietà (in una proposta che per il suo dinamismo può essere modificata con elasticità) e all’aspetto inclusivo della musica.

Si può quindi affermare che ciò che ci si può ragionevolmente aspettare dal percorso di musica corale che l’Istituto propone è un’evoluzione fisica, psicologica ed emotiva globale.

Desiderio dell’Istituto è infatti che i bambini intraprendano un percorso di crescita che coinvolge sicuramente la propria capacità vocale ma anche altri aspetti, come la maturazione nella capacità di impegno ed attenzione, nuovi sviluppi nel carattere e nella personalità, un arricchimento nella capacità mnemonica, uno stimolo nel desiderio di lavorare e dar forma alla musica con gli altri, una crescita nell’autonomia e nell’attenzione ai bisogni dei pari, una spinta all’interesse verso la multiculturalità, l’acquisizione di nuovi strumenti per creare qualcosa di originale, per relazionarsi con serenità e per dare spazio al mondo delle emozioni in un contesto di gruppo. Si vuole dare l’opportunità ai bambini e ai ragazzi di sviluppare una propria personalità musicale, sensibilità artistica ed emotiva, attenzione al mondo sonoro circostante, per esercitarsi nell’arte dell’ascolto (aspetto fondamentale del processo comunicativo e atto di rispetto verso le persone e le realtà che ci circondano).

Il laboratorio di musica corale non si concentra quindi sulla performance musicale in sé, ma sui processi continui e variegati che il far musica insieme mette in atto ed è con questo spirito che si affrontano anche gli impegni come lezioni aperte, concerti, esecuzioni, servizi liturgici.

In conclusione, si può affermare che le attività musicali affrontate nel contesto del laboratorio corale vanno a rafforzare delle competenze dell’individuo che un domani potrà diventare un musicista, uno strumentista dilettante, ma anche un “semplice” ascoltatore: in tutti i casi avrà comunque vissuto un’esperienza musicale che lo avrà notevolmente arricchito e migliorato.